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Frodi e truffe in Cina via internet: segnalazioni.

 

Consigli utili, esempi e molto altro per non farsi raggirare in Cina.

 

Marzo 2018 - FacileCina

Le frodi e truffe in Cina sono all’ordine del giorno. Grazie ad un interscambio annuo di oltre 40 miliardi di euro nel 2017 la Cina è considerata uno dei maggiori partner commerciali dell’Italia. Grazie al continuo aumento delle compravendite di italiani in Cina avvengono purtroppo anche un maggiore numero di frode e truffe. Sempre più spesso ci arrivano email da parte di operatori economici e singoli cittadini italiani che denunciano di essere stati vittime di frodi e truffe via internet.

Questi inconvenienti sono uno dei maggiori problemi nelle attività commerciali con paesi geograficamente lontani come la Cina soprattutto perché si comunica quasi soltanto attraverso canali informatici e perché diventa quasi impossibili intervenire in qualsiasi modo.

 

Consiglio in caso di frodi e truffe in Cina:

 

Contattate la rete consolare italiana in Cina, l’agenzia ICE e la camera di commercio italiana in Cina.
Anche se interverranno in casi molto rari è comunque importante farsi sentire in modo che in futuro possano aprire reparti appositi che aiutano a non inciampare in questi inconvenienti. L’informazione è sempre la migliore arma a disposizione del consumatore in qualsiasi ambito.Si tratta di incidenti di percorso in cui si può incappare svolgendo un’attività commerciale con paesi lontani geograficamente e con cui si comunica spesso solo attraverso canali informatici.

 

Se avete dei dubbi contattateci direttamente e vi consiglieremo in base alle nostre esperienze personali. Clicca QUI.

 

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1) Furto d’identità informatica

Una delle truffe più frequenti in Cina sono i furti d’identità informatica. L’account email del fornitore cinese viene hackerato ed usato ai danni del cliente. Se vi chiedono di inoltrare il bonifico bancario ad un beneficiario e con delle coordinate bancarie diverse da quello precedente è meglio allarmarsi, potreste essere a rischio di una delle truffe più frequenti. Una volta iniziato lo scambio di email il truffatore apparirà ben informato sulle questioni commerciali e riuscirà a farsi mandare i pagamenti sul proprio conto.

 

Email finte

Un’altra situazione che potrebbe avverarsi è l’arrivo di una email da parte di un account email leggermente diverso da quello originale. Nonostante abbia ma la stessa grafica e stesura della email autentica. Consigliamo di controllare l’indirizzo email e non fermarsi a leggere il solo nome del mittente che può restare quello vero. Di solito si tratta di organizzazioni criminali specializzate in informatica (hacker). In casi più rari, ma comunque già segnalati, sono truffe riconducibili al fornitore cinese o dai singoli dipendenti dei partner.

In questi casi è molto importante sporgere immediatamente denuncia presso la Polizia Postale italiana e di chiedere al proprio fornitore cinese di fare altrettanto con le autorità locali cinesi. Se non è troppo tardi potete chiedere l’intervento del vostro istituto di credito italiano che contattando la banca cinese riesce a congelare cautelativamente il conto corrente cinese dove è stato inviato il bonifico in Cina. A sua volta aiutare la polizia cinese ad individuare il soggetto che ha prelevato il denaro.

 

Azione legale in Cina

E’ anche possibile avviare un’azione legale in Cina contro il fornitore cinese per mancanza di diligenza nella custodia delle credenziali di accesso del proprio account email aziendale. Le autorità cinesi non intervengono in assenza di un’azione legale in Cina.  Quindi è consigliato di contattare i vari consolati italiani in Cina per farsi consigliare degli studi legali adeguati e con l’abilitazione in Cina.

 

Un esempio pratico di frodi e furti in Cina:

Spesso arrivano le email da parte dei corrieri molto usati come DHL, EMS, UPS, TNT e chiedono di pagare online i dazi doganali o altro. E’ quasi sicuramente una truffa. Si pagano solo alla consegna. Sono anche molto frequenti le email di banche e della postepay. Uno dei consigli è entrare non cliccando sulla email ma attraverso il sito ufficiale della banca o del corriere oppure è consigliato di cercare il numero telefonico sul sito ufficiale e chiamare.

Perchè uno ci casca?

Se uno sta aspettando con ansia una spedizione dalla Cina e riceve una email SPAM di DHL non pensa di certo che sia una truffa e cade nel tranello.

Quando arriva la email è chiaramente visibile Poste Italiane, ma se si clicca sopra comprare @live.it. E’ chiaramente nu tentativo di truffa. Cestinate la email direttamente e non cliccate sul testo blu: aggiornamento dei dati.

 

frode-truffa-Cina

esempio email truffa acquisti online

 

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2) Frodi e furti in Cina con acquisti ed ordini effettuati tramite contatti avvenuti via internet

 

– Acquisti effettuati da privati su siti internet inesistenti

Vengono periodicamente qui segnalati casi in cui cittadini italiani abbiano deciso di acquistare prodotti (in genere di elettronica) su un sito internet che risulta basato in Cina. I prodotti acquistati non vengono recapitati o non corrispondono a quanto descritto online. Si tratta in questo caso di siti internet fittizi riconducibili a società inesistenti. Riuscire a recuperare la somma pagata risulta de facto impossibile, anche in considerazione che trattasi spesso di truffe per importi inferiori a 1.000 euro, che rendono quindi sconveniente il ricorso ad azioni legali. Da ricordare che le autorità cinesi negano generalmente ogni tipo di intervento, in assenza di un’azione legale in Cina.

 

– Mancata spedizione / corrispondenza con prodotti acquistati su internet

La truffa più frequente, che avviene spesso per ordini di prova ai danni di un privato o un’impresa italiana, è la mancata spedizione del prodotto una volta pagato. Queste truffe cinesi avvengono molto spesso attraverso pagamenti via Wester Union. Pagamento richiesto spesso con la scusa che un bonifico bancario internazionale, normalmente utilizzato per pagamenti ad aziende, avrebbe spese molto superiori. Quindi insistete nel pagare con PayPal che tutela il compratore. In caso l’azienda cinese risultasse inesistente sarà quasi impossibile l’intervento delle autorità cinesi.

 

Appoggiarsi ad un agente italiano che opera in Cina è la prima soluzione consigliata: Contattateci.

 

Chi contattare:

Sia se il criminale riesce o non a sottrarvi i soldi è raccomandato sporgere denuncia presso la Polizia Postare italiana. Informate anche l’ufficio economico-comerciale dell’Ambasciata d’Italia in Cina. Email:  commerciale.pechino@esteri.it  E’ importante per permettere il monitoraggio del fenomeno ed evitare tali truffe in futuro. In base all’entità del danno i consolati decidono se e come intervenire. Avendo la possibilità di ricevere di ritorno i propri soldi ed individuare l’organizzazione criminale grazie all’intervento delle autorità cinesi competenti.

 

Taobao:

Se avete ordinato su Taobao o su altri siti è possibile inciampare in frodi e truffe in Cina. Una delle principali su taobao è che compaiano codici di corrieri reali ma che non vengono spediti in Italia al vostro indirizzo. Infatti molti venditori sanno che dopo 10-14 giorni dalla data dell’ordine, se un compratore non richiede il rimborso, taobao rilascia il pagamento in automatico in caso ci sia registrato un qualsiasi codice di spedizione. In questo caso è possibile contattare FacileCina o chiedere direttamente il rimborso su taobao. Contattateci per ricevere il nostro aiuto. Se per sbaglio cliccate su “merce ricevuta” non sarà più possibile intervenire almeno che il venditore non rimborsi spontaneamente. Questi casi non possono avvenire in caso vi affidiate a noi.

 

Leggi la nostra guida su taobao: clicca QUI.

 

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– Acquistare prodotti non omologati CE e/o non certificati e/o non conformi agli standard previsti

Uno dei maggiori problemi è la mancanza di certificazioni obbligatorie per importare questi prodotti in Italia ed Unione Europea. Spesso i prodotti non sono omologati CE, e/o non sono  certificati/ e/o non sono conformi agli standard previsti. Di solito riguardano a le categorie di veicoli elettrici o a motore, telefonini e materiale elettronico in genere. Bisogna stare molto attenti anche perché spesso le aziende forniscono certificati falsi e non conformi. Quindi una volta che la merce arriva in Italia possono esserci problemi infatti non ne è consentita l’importazione in Europa. Sono piccole frodi e truffe in Cina di cui è anche difficile riceverne il rimborso dei soldi.

Un consiglio che vi possiamo lasciare è di assicurarsi di ricevere, prima di effettuare il pagamento della merce, della dichiarazione di rispondenza alle norme UE rilasciata dal costruttore o il certificato di originale rilasciato dalla fabbrica. Di solito le aziende e fabbriche che principalmente lavorano con l’estero non hanno questi tipo di problemi.

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3.) False registrazioni di domini internet: frodi e truffe in Cina

 

Molto spesso c’è la convinzione che in Cina costa tutto meno che in Italia. Di sicuro avrete sento dire da un amico che ha viaggiato in Cina che ha comprato scarpe a 5-20 euro di grandi brand. Ciò porta alla convinzione che tutti i grandi brand made in China costino molto meno in Cina. E’ assolutamente un falso da sfatare. Tutti i prodotti, compreso Nike e Adidas, se comprati in negozi ufficiali costano di più che in Europa. Soprattutto per i brand di lusso (Armani, Valentino, Versace etc etc) devono pagare tasse e dazi molto alti per rivendere in Cina. Quindi tutti i loro prodotti costano oltre il 50% in più o addirittura il doppio rispetto allo stesso prodotto comprato in Italia.

Quindi sono nati centinaia di migliaia di siti internet con domini simili al nome originale o con l’aggiunta del termine outlet. Facendo credere a chi compra che si tratti di merce originale. Sono frodi e truffe in Cina molto diffuse ancora oggi. Accade molto spesso per i siti di abbigliamento e di elettronica. Negli ultimi anni, per fortuna,  il governo cinese si è mosso molto per cercare di tutelare ed aiutare i grand brand italiani e non.

Chi contattare:

Se avete dei sospetti contattate l’ambasciata via email: commerciale.pechino@esteri.it o direttamente l’azienda italiana che subisce il danno. Aiuta a contrastare i falsi e le truffe in Cina. Dai il tuo contributo anche tu a bloccare la contraffazione del made in Italy, che crea miliardi di euro di danno allo stato italiano e quindi anche ai singoli cittadini come te.

 

COSA FARE PER EVITARE FRODI E TRUFFE IN CINA

consigli:
  • affidarsi ad agenti come noi, contattaci
  • non fidarsi troppo delle offerte troppo attraenti
  • iniziare con piccoli ordini (anche se non è una garanzia per un secondo ordine più grande, anzi)
  • chiedere al venditore di inviare una foto del prodotto con accanto un foglio con su scritto il vostro nome (almeno siete sicuri che abbia il prodotto in mano)
verificare che:
  • l’identità del soggetto cinese e dell’azienda con cui siete in contatto online: spesso si trovano spiacevoli riscontri. se trovate il numero, l’email sotto troppi annunci di varie aziende o che vendono prodotti molto diversi lasciate stare. (richiesta dell’invio del documenti di identità, social network, Skype, feedback)
  • su internet il nome, il telefono, l’email dell’azienda cinese: spesso si trovano feedback negativi in inglese di altri soggetti truffati
  •  l’azienda cinese abbia sia un sito cinese che uno in inglese. In assenza di un sito cinese, è possibile che l’azienda voglia truffare stranieri ed aziende estere.  Capita però che l’azienda cinese all’estero abbia un nome diverso ed è normale.
siti utili:
  • verificare che l’impresa cinese non sia segnalata come azienda sospetta nella “blacklist” sul sito di Kompass China
  •  Verificare l’esistenza, l’affidabilità e la credibilità delle imprese cinesi. Se si conosce il cinese, si può verificare l’esistenza (ma anche il nome del rappresentante legale e della capitalizzazione) di una società cinese sul sito della State Administration for Industry & Commerce (SAIC). E’ possibile rivolgersi all’agenzia ICE o alla Camera di Commercio Italiana in Cina per ottenere, a fronte di una piccola spesa, informazioni sull’azienda cinese: se esiste realmente e per ricevere informazioni sull’affidabilità finanziaria.
  • E’ anche possibile ottenere tramite SINOTRUST (agenzia esterna a pagamento) un Business Credit Report. Il costo è di qualche centinaio di euro ma giustificabile se non vogliate ricevere spiacevoli imprevisti e perdere ingenti somme di denaro.
  • consultare la guida “Knowing your partners in China”, redatta dallo EU SME Center (centro di assistenza per le piccole medie imprese europee – sede a Pechino), scaricabile gratuitamente in lingua italiana, basta registrarsi al sito , clicca QUI.
altro:
  • Incassare il pagamento prima di inoltrare la  merce ed utilizzare mezzi di pagamento affidabili e sicuri.
  • Aggiornare con frequenza il vostro software antivirus, antispam ed antispyware. Cambiare con frequenza, due volte all’anno, la password della vostra email.
  • Per concludere non è assolutamente consigliabile, soprattutto per importanti trattative, effettuare operazioni di compravendita esclusivamente online, senza accertarsi di un riscontro in loco della merce in partenza. Quindi:

Assistenza Prioritaria

 

usa un agente come FACILECINA per evitare frodi e truffe in Cina

 

  • spesso quando i venditori cinesi tentano di truffare uno straniero, e noi interveniamo con successo per risolvere il problema, ci chiedono perché dobbiamo aiutare gli stranieri ad avere il rimborso o la sostituzione della merce se “siamo cinesi”! Quindi lo stesso venditore, onestissimo e disponibile in Cina, non lo è altrettanto durante una transazione estera.
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