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Aprile 2020 - FacileCina

Le truffe online dalla Cina: sempre più aziende italiane rimangono vittime di truffe nel trading.

Con l’espandersi di Alibaba nel mercato globale anche le truffe sono sempre più frequenti. Vengono effettuate non solo dei venditori provenienti dalla Cina ma anche dai fornitori di paesi. Mentre in passato quasi tutte le richieste d’aiuto provenivano da transazioni con riferimento a pagamenti verso aziende cinese. Ad oggi sempre più transazioni hanno a che fare con aziende sparse per il globo.

La scusa dei dazi doganali: il pacco è bloccato in dogana: ci dovete pagare i dazi doganali.

I truffatori sono sempre ben organizzati. Grazie alle esperienze delle loro numerose truffe riescono facilmente ad approfittarne dell’ignoranza delle loro vittime, sul tema del import & export, e convincere i malcapitati a pagare più di una volta. Quindi richiedono più di un pagamento. Finché il cliente paga ci sarà sempre una nuova spesa da saldare.

Se avete dei dubbi su una vostra transazione commerciale ancora in corso potete contattarci. Vi daremo una breve consulenza gratuita.

Uno dei classici metodi usati per richiedere un nuovo pagamento è la scusa di alcuni problemi riguardanti la dogana. Visto che si sente spesso dei problemi relativi alla dogana (dazi, iva, tasse, spese amministrative) ci si fida più facilmente e si paga. Un breve consiglio. Se realmente ci fossero dei problemi con i dazi doganali basterebbe chiedere informazione sulla spedizione e contattare da soli l’ufficio delle dogane e non il numero fornito da loro ma il numero ufficiale trovato online. Ad ogni modo non si pagano mai i dazi doganali a chi spedisce. Quindi spesso basta un pò di giusta precauzione per evitate di venir truffati anche una seconda volta.

Truffe in aumento: anche le aziende italiane registrano un aumento delle truffe online.

La nostra società ha assistito ad un continuo aumentare di aziende italiane che sono state vittime di una o più truffe ad opera di aziende cinesi.

Il numero delle truffe commerciali provenienti dalla Cina sono in aumento anno dopo anno. Nel periodo dell’emergenza del coronavirus oltre il 60% delle truffe online riguardavano proprio le mascherine o altri materiali sanitari.

Alcune aziende italiane rimaste vittime segnalavano vari problemi. Esistono non solo le truffe dei fornitori che spariscono dopo aver ricevuto il pagamento del deposito ma anche quelle sui ritardi delle consegne. C’é chi prometteva la spedizione entro una certa data vicina mentre alla fine la spedizione avveniva 1-2 mesi dopo.

I metodi usati per le truffe sono molteplici e la modalità spesso si ripetono. Per evitare la maggior parte delle truffe spesso basta essere consapevoli dei rischi e prendere le dovute precauzioni. Si consiglia sempre di seguire le modalità più sicure nelle transazioni bancarie. 

Come avvengono le truffe online commerciali dalla Cina?

C’è chi viene contattato direttamente online. Modalità che è successa con frequenza per il materiale sanitario durante la crisi del coronavirus. E’ importante sempre procedere con cautela.  

Un’altra truffa è che si paga la merce e poi viene fornito un codice di spedizione.

Truffa dei fornitori su Alibaba.

Alibaba protegge i propri clienti ma non in caso in cui i pagamenti vengono effettuati esternamente ad Alibaba.

Quindi molte aziende che truffano, sia cinesi che non, utilizzano Alibaba per ricercare i clienti da truffare. Offrono prezzi molto bassi ed una volta che il cliente vuole procedere con l’ordine forniscono i dati bancari (via western union, bonifici bancari) ad un privato o verso un’altra società. In questo modo Alibaba non risponde alla truffa perché non ci sono probe concrete. 

Molti venditori cercano di trasportare la discussione al di fuori della chat di Alibaba. Per esempio via whatsapp o email. In questo modo  non rimangono nessuna prova da mostrare ad Alibaba.

Spesso questi venditori sono su Alibaba da un solo anno. 

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Aziende fittizie: truffe online.

Bisogna sempre evitare di effettuare pagamenti a bonifici bancari intestati a persone. Purtroppo anche se il conto è di una società registrata non dà nessuna sicurezza maggiore. Esistono molte società fittizie. Aprire una società in Cina ha costi molto irrisori. Procedere per via legali ha costi spesso maggiori rispetto all’importo sottratto nella truffa. Ciò scoraggia sensibilmente la possibilità di effettuare una denuncia per ottenere indietro i soldi sottratti. 

Molte aziende, anche se reali, inviano materiali e prodotti più scadenti rispetto a quelli ordinati. Capita soprattutto per chi ordina dall’estero. Mentre è più raro che accade nel mercato interno. 

Succede spesso che i fornitori cinesi siano più coerenti quando mandano la merce all’interno della Cina. Soprattutto è più facile ottenere un rimborso della merce o riuscirla a restituire la merce quando è ancora in Cina. 

Truffe multiple.

Spesso chi effettua una truffa oltre a farsi pagare per la merce. Poi manderà anche una seconda email per farsi pagare per problemi collegati alla dogana o a dazi doganali. Non paga mai il fornitore i dazi doganali. Si pagano sempre alla consegna. In questo modo l’azienda si riuscirà a ricevere più pagamenti dalla vittima. 

Le truffe non avvengono solo per chi vuole importare dalla Cina. Ma anche per chi vuole esportare dall’Italia alla Cina. Un rischio concreto è anche quello di ricevere richieste di forniture da aziende cinesi. Spesso arrivano ordini molto grandi di merce all’ingrosso. L’azienda chiede di effettuare un primo pagamento del 30% iniziale e di saldare il restante 70% dopo aver ricevuto la merce. A quel punto una volta ricevuta la spedizione, la società cinese sparisce, diventa irreperibile e non salda più il restante 70%. Spesso l’offerta sembra molto vantaggiosa e quindi uno tende ad offrire questa possibilità pur di non perdere l’ordine.

Capita anche che viene invitato un rappresentante in Cina per sottoscrivere il contratto dopo veder visionato l’azienda esistente ma spesso vengono usate fabbriche o uffici ad affitto. 

Affittare una fabbrica o un ufficio solo per mostrarsi in buone condizioni finanziare succedere anche per chi va a vedere le fabbriche in Cina. Può succedere che un’azienda affitti una fabbrica per mettersi in buona luce al possibile cliente.  

Come evitare di cadere nel tranello ed evitare la truffa online? 

Bisogna sempre cercare di verificare i dati societari dell’azienda cinese. E’ il primo passo da fare per evitare una truffa online. Evitare di effettuare pagamenti anticipati all’azienda cinese prima di aver provveduto alle necessarie verifiche. 

Lo stesso discorso vale quando vengono mostrati i certificati CE, ISO o simili. Sopra certi valori di investimento conviene rifare il certificato anche in Europa in modo indipendente. Soprattutto i falsi sono facili da riprodurre e difficili da riconoscere ad un occhio inesperto.    

Vi sono numerose aziende in Cina. Spesso offrono gli stessi prezzi competitivi. Non cadete nel tranello. Se avete dei dubbi evitare l’ordine. Troverete di sicuro un altro fornitore che accetta pagamenti più sicuri. 

Spesso basta fare una rapida ricerca online per trovare recensioni di persone truffate in passato.

E’ anche vero che queste aziende che nascono per scopi di truffe vengono aperte e chiuse in continuazione quindi non rimangono molti feedback. Lo stesso discorso vale per i numeri di cellulare o email che sono facilmente ricambiabili. 

Ciononostante se un’azienda lavora da molti anni online è molto facile trovare recensioni o molti indizi utili per potersi fidare più facilmente dii una determinata azienda. 

Per maggiori informazioni sull’argomento delle truffe online o per consulenze potete contattarci via e-mail

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